Gennaio 16, 2025

Il successo di OnlyFans: tra like a pagamento e l’illusione della fidanzatina 😘

Scopri come questa piattaforma sta trasformando il concetto di connessione online, creando un business da miliardi. Se pensi che sia solo pornografia, preparati a ricrederti.
OnlyFans

OnlyFans: un nome che suscita sorrisi maliziosi, sguardi perplessi e una sana dose di curiosità. Negli Stati Uniti è come il bacon: lo usano tutti (anche chi non dovrebbe) e nessuno si vergogna ad ammetterlo. In Italia, invece, siamo ancora fermi alla domanda: ‘Ma è legale?’. Quindi, siediti, rilassati e preparati a scoprire come questa piattaforma stia ridefinendo il concetto di ‘contenuti esclusivi’ e, diciamolo pure, stia muovendo più soldi di una banca centrale.

Cos’è OnlyFans (e perché fa tanto rumore)?

Immagina un social network dove per accedere serve una carta di credito in mano. Qui non esistono like gratis né follower a buon mercato. I creator pubblicano contenuti esclusivi — foto, video, audio, ricette di cucina (sì, qualcuno ci ha provato, ma non è durato molto) — e i fan, per accedervi, devono sborsare soldi veri. Esatto, pagare per vedere qualcosa su internet nel 2025. Non è una barzelletta, è un business da miliardi.

E sì, hai capito bene: per vedere ‘donne poco vestite’ devi pagare. Ora ti starai chiedendo: ‘Perché dovrei pagare quando ho accesso alla pornografia illimitata su altre piattaforme?’. Ci arriviamo dopo, ma sappi che c’è gente che paga. E paga anche parecchio

Il modello è geniale nella sua semplicità:

  • Abbonamenti mensili.
  • Extra a pagamento per i contenuti “top secret”.
  • OnlyFans trattiene il 20%, perché sì, anche il digitale ha i suoi papponi

Contenuti: tutto hot o c’è altro? (Spoiler: quasi tutto hot)

Parliamoci chiaro: se OnlyFans fosse una festa, il 75% degli invitati sarebbe vestito in modo, ehm, minimalista. Certo, la piattaforma è famosa per i contenuti piccanti, ma attenzione: c’è spazio anche per fitness coach, musicisti e chef. Peccato che pochi se ne accorgano, perché, diciamocelo, un tutorial di yoga non scatena esattamente la stessa curiosità.

Nel 2021, OnlyFans ha annunciato l’intenzione di vietare i contenuti sessualmente espliciti a partire dal 1º ottobre, a causa delle pressioni ricevute da partner bancari e fornitori di servizi di pagamento, preoccupati per la natura dei contenuti ospitati sulla piattaforma.

Tuttavia, dopo le proteste di creator e utenti, l’azienda è tornata sui suoi passi nel giro di 24 ore, dichiarando di aver ottenuto le rassicurazioni necessarie per supportare la comunità e sospendendo il cambiamento di policy previsto.

Questo episodio ha messo in luce quanto i contenuti per adulti siano centrali nel modello di business di OnlyFans e le difficoltà nel distaccarsi da questa immagine, nonostante gli sforzi per attrarre creator di altri settori.

I numeri che fanno girare la testa (o la morale)

Mentre in Italia il fenomeno OnlyFans viene spesso ridotto a “quelle che vanno in giro a fare il Calippo Tour“, nel resto del mondo è ormai una realtà consolidata che macina numeri impressionanti.

Ecco qualche cifra da capogiro:

  • Fatturato totale: quasi 7 miliardi di dollari.
  • Pagamenti ai creator: 5,6 miliardi di dollari.
  • Utenti registrati: 400 milioni.
  • Creator attivi: 2,5 milioni.
  • Gli Stati Uniti dominano il traffico, generando il 50% del totale.

Numeri che lasciano poco spazio a dubbi: OnlyFans non è solo un fenomeno di costume, ma un’industria in piena espansione

Guadagni: l’1% si mangia la torta (e lascia le briciole)

Ecco il paradosso di OnlyFans: l’1% dei creator genera il 33% degli incassi totali. I top creator arrivano a guadagnare milioni di dollari al mese (sì, hai letto bene). Ma per la maggior parte, la realtà è molto meno dorata. Le donne guadagnano mediamente 180 dollari al mese, mentre gli uomini si fermano a 150. Insomma, per molti più che una carriera è un hobby ben retribuito.

Nonostante la maggioranza percepisca guadagni simili a una paghetta, alcuni creator hanno raggiunto un successo straordinario. Ecco le top:

  • Teddy Bear ha guadagnato 300.000 dollari nel 2022.
  • Jade Nicole ha raggiunto un milione di dollari di guadagni.
  • Kitty K ha incassato 2 milioni di dollari in due anni con soli 5.000 abbonati.
  • Amber Sweetheart, dal 2020, ha guadagnato 2,6 milioni di dollari.
  • Isabella James percepisce circa 2 milioni di dollari all’anno.
  • Bryce Adams ha superato i 5 milioni di dollari di ricavi in un anno.

Chi è il pubblico di OnlyFans? (Spoiler: uomini, tanti uomini)

L’87% degli utenti paganti è maschio. Shocker, vero? La fascia d’età più rappresentata? I millennial tra i 21 e i 34 anni, ovvero quelli che vogliono tutto, subito e personalizzato.

E mentre il pubblico è dominato dagli uomini, i creator maschi fanno fatica a decollare. Perché? Semplice: il pubblico sembra preferire la “ragazza della porta accanto” piuttosto che… beh, il ragazzo del secondo piano.

Più nel dettaglio, il pubblico di OnlyFans si suddivide così:

  • 80% uomini e 20% donne.
  • Fascia d’età predominante: il 60% degli iscritti ha tra i 18 e i 34 anni.
  • Tuttavia, il pubblico più maturo non è trascurabile: il 27,5% degli utenti rientra nella fascia tra i 35 e i 54 anni.

Questi numeri confermano che OnlyFans è una piattaforma che attira prevalentemente giovani uomini, ma con una crescente diffusione anche tra le generazioni più adulte.

La “regola della fidanzatina”: perché paghiamo per sentirci speciali?

OnlyFans ha colto una verità fondamentale: il valore non è solo nei contenuti, ma nell’illusione di un legame personale. La “regola della fidanzatina” è semplice: gli utenti non cercano performer perfetti o inarrivabili, ma persone autentiche, con cui instaurare un senso di vicinanza, anche se tutto avviene attraverso uno schermo.

In un mondo saturo di pornografia gratuita e impersonale, OnlyFans ha trovato la sua nicchia dorata: offrire un’esperienza che appare più intima, personalizzata e, paradossalmente, più umana. È come passare da un fast-food a una cena preparata in casa: costa di più, ma ti fa sentire meglio.

Un coinvolgimento unico: più che follower, quasi “filarini”

Su OnlyFans, il rapporto tra creator e follower è costruito attorno alla personalizzazione. Come follower, puoi:

  • Fare regali al creator come segno di apprezzamento, aumentando il senso di connessione.
  • Richiedere contenuti esclusivi, dando l’impressione di avere un rapporto unico e privilegiato.
  • Seguire la vita quotidiana del creator tramite post e interazioni su altri social collegati, alimentando l’illusione di essere parte della sua vita.

Questa dinamica offre agli utenti qualcosa che la pornografia tradizionale non può dare: il senso di essere visti e riconosciuti. L’illusione di far parte di una relazione intima diventa un potente motore di coinvolgimento emotivo.

Perché funziona? Un bisogno emotivo in un mondo sempre più distante

Nel contesto attuale, vivere certe emozioni nella vita reale è diventato complesso. Tra ritmi di lavoro frenetici, insicurezze personali dilaganti e il rischio di fraintendimenti o accuse per un’“avance di troppo”, l’interazione umana reale può risultare frustrante o addirittura scoraggiante.

OnlyFans risponde a questa crisi sociale, offrendo uno spazio in cui gli utenti possono soddisfare il loro bisogno di intimità e connessione in un ambiente controllato e privo di rischi. In questo senso, la piattaforma non vende solo contenuti: vende un’esperienza emotiva, l’illusione di essere accettati e desiderati.

Riflessione personale

Forse è qui che dovremmo fermarci a riflettere: non tanto sul fenomeno OnlyFans in sé, ma su ciò che rappresenta. La crescente popolarità di queste dinamiche ci pone domande importanti sulla solitudine, sull’alienazione e sul desiderio umano di connessione. È un sintomo di un bisogno profondo che non riusciamo più a soddisfare nella vita quotidiana? E, se sì, cosa possiamo fare per colmare questo vuoto al di fuori di uno schermo?